La pesca della discordia: lo spot Esselunga che sta facendo discutere

Il marketing emozionale colpisce ancora. Questa volta è toccato alla catena di supermercati Esselunga che per il suo nuovo spot pubblicitario ha suscitato diverse reazione e non proprio tutte sono positive. 

Ma partiamo dai fatti. La nuova campagna pubblicitaria di Esselunga trasmessa per la prima volta la sera del 25 settembre, racconta una storia toccante e profondamente umana. Una bambina, accompagnata dalla madre, si avventura tra gli scaffali del supermercato Esselunga in via Solari. Mentre esplorano insieme le varie sezioni, la bambina, con occhi curiosi e pieni di entusiasmo, sceglie con cura una pesca. Questo frutto, apparentemente semplice, diventa il fulcro emotivo dello spot. Alla fine, quando suo padre, da cui la madre è separata, viene a prenderla, la bambina, nel momento più emozionante di tutto lo spot, offre la pesca al padre, dichiarando che sia un regalo della madre che nel frattempo guarda la scena in lontananza dalla finestra. La pesca, dunque, diventa non solo un dono da parte della bambina, ma un simbolo di connessione e messaggio di distensione nella storia di una coppia separata.

Dopo la sua prima trasmissione, le reazioni sono state immediate e polarizzate. Una parte del pubblico ha espresso preoccupazione, sostenendo che Esselunga potrebbe aver cercato di giocare sulle corde emotive degli spettatori, mettendo in luce un’immagine idealizzata della “famiglia tradizionale”. Tuttavia, un altro gruppo di spettatori ha elogiato l’approccio innovativo e sensibile dello spot, apprezzando il coraggio di Esselunga nel rappresentare la realtà del divorzio attraverso gli occhi innocenti di un bambino. Questo dibattito ha trovato un vivace campo di battaglia su Twitter, dove l’hashtag “Esselunga” è rapidamente salito tra i trend del momento.